Il contributo che la grafologia offre al campo dell’identificazione delle scritture e della comparazione in ambito peritale permette a questa di arricchirsi di tutte le implicazioni psico-fisiche del gesto grafico senza che entri nella perizia grafica la parte relativa all’analisi della personalità a rivelare la personalità del soggetto che scrive.
La scrittura non esiste come un qualcosa di staccato dall’individuo che l’ha prodotta, ma è il binomio scrittura-scrittore che il grafologo fa rivivere, partendo dalla traccia lasciata dal gesto grafico. Ne consegue che la frase scritta è il risultato dell’azione combinata di tutti questi elementi e in quanto tale espressione delle funzioni cognitive, delle sensazioni, delle emozioni, della socialità e dell’attività di colui che scrive, tenuto conto delle circostanze particolari di quel momento.